Non è facile fare i conti con 1 anno di silenzi e di assenza, e noi che abbiamo seguito da vicino il sequestro di Rossella ne siamo ben consapevoli.
Il nostro paese quasi non ricorda più Giovanni Lo Porto, cooperante sequestrato da un gruppo di sedicenti talebani in Pakistan. Poche notizie, brevi e frammentate, dove comunque Giovanni non compare.
Ovviamente il sequestro in Pakistan da parte di “talebani”, getta ancora una volta un’ombra d’incertezza sulla reale capacità dello statao asiatico di controllare le proprie frontiere, sopratutto ci pone difronte al dilemma reale di chi sono , dove sono e chi protegge i talebani.