L’Associazione Salam è stata invitata a partecipare all’importante Forum del Dialogo che si tiene oggi 27 febbraio a San Marino: crocevia internazionale del dialogo sociale e religioso.
Alla sua prima edizione, il Convegno di alto livello culturale ospita importanti nomi del mondo accademico e religioso. La mattina sono infatti previsti gli interventi del Rettore della Università Cattolica, prof. Franco Anelli, del filosofo Massimo Cacciari, del Presidente Nazionale delle Comunità Islamiche Italiane(Ucoii), Izzeddin Elzir, dello storico islamista Riccardo Redaelli, del professore Wael Farouk, egiziano e di religione musulmana, vice presidente del Meeting del Cairo.
A seguire nel pomeriggio, saranno invitate a intervenire le Associazioni che in Italia si sono distinte per aver saputo creare ponti interculturali e interreligiosi, e soprattutto iniziative per favorire il dialogo tra musulmani e cattolici.Tra queste, anche l’Associazione Salam. E non è un caso che sia stata chiamata a testimoniare le esperienze di un DIALOGO POSSIBILE.
Rimarranno sempre nella storia della città di Taranto le meravigliose immagini della preghiera interreligiosa di cattolici e musulmani insieme per i migranti morti nell’attraversare il Mar Mediterraneo. A rappresentare un forte e resistente abbraccio, musulmani, cattolici ma anche persone di altre fedi e non credenti, si sono stretti insieme alla Rotonda, davanti ad un luogo simbolo per la città, come il Palazzo che una volta era “del fascio”, abbattendo così quello che una volta quel palazzo poteva rappresentare: un apartheid fascista.
L’associazione Salam sempre nell’ottica di favorire il dialogo interreligioso e interculturale, ha avviato positivamente un Centro Interculturale dedicato a Nelson Mandela (che offre servizi socio sanitari, di supporto legale, e linquistico , importantissimi e gratuiti agli stranieri che vivono o si trovano a passare nella nostra città – offre corsi linguistici aperti a tutti e promuove iniziative interculturali). Un Centro che ancora oggi nonostante le tante difficoltà incontrate come la mancata convenzione da parte del Comune di Taranto, continua ad esistere e ad essere punto di riferimento per tanti italiani e stranieri: fiore all’occhiello di Taranto nel percorso di inclusione sociale di tanti stranieri presenti in città e provincia.
L’associazione Salam insieme all’Associazione Umat di Taranto, è anche quella che ha fatto diventare realtà quello che era un desiderio espresso dai richiedenti asilo dello Sprar di Martina Franca: donare un Bambin Gesù al Vescovo di Taranto durante l’apertura della Porta Santa nella chiesa di San Martino.
Sono piccoli ma importantissimi gesti che cercano di abbattere i muri dell’indifferenza, del pregiudizio e del razzismo. Gesti simbolicamente importanti: segno di rispetto e di dialogo tra due religioni che spesso non si confrontano, non si parlano o si guardano con diffidenza.
“L’apertura”, “il dialogo” sono le chiavi di una sana convivenza, in un mondo sempre più multiculturale, che noi come Associazione Salam desideriamo rendere sempre più interculturale. Perchè solo con l’interazione, lo scambio reciproco e costruttivo delle differenti culture è possibile fare di una società, una società più giusta.