OTTO LUNGHI MESI SENZA ROSSELLA, ENIC ED AINHOA

//OTTO LUNGHI MESI SENZA ROSSELLA, ENIC ED AINHOA

“Aspettare un amico un parente, un figlio, un lavoro, una chiamata non  è come aspettare il ritorno di un sequestrato.

Un sequestrato non ha più la capacità di discernere cosa vuole fare, dove vuole andare e tu che lo aspetti lo sai, sei pienamente conoscio che la sua vita non è nelle sue mani e che sia a te che a lui non rimane che sperare.

Questo è quello che avviene in tutti noi da 8 mesi, otto lunghi mesi d’attesa, di paura d’angoscia da quando quella dannata notte tra il 22 e il 23 ottobre  Rossella Enric ed Ainhoa sono stati rapiti”

 

Ehi Capitano mio,

qui il tempo passa, corre come una freccia verso un altro mese mentre la tua assenza diventa ogni girono più pesante e il silenzio diventa un rumore in grado di spezzare ogni minuto della nostre giornate.

Attendere.

Legati con lacci invisibili, ognuno di noi continua a cercare di svolgere giornate, vita e lavoro con le menti sempre rivolte a Te con mille domande che si accatastano nella testa.

Rossella.

Anche il caldo di questi gironi inevitabilmente ci porta a quel vento del sahara che ti starà carezzando in questi lunghi giorni e che spero ti porti anche l’abbraccio di tutti noi.

Attendere.

Siete rimasti voi e Giovanni Lo Porto, anche Pellizzari è tornato a casa.

E’ difficile accettare di aspettare un altro giorno quando avrei solo voglia di vederti tornare di saperti a casa tua.

Rossella.

Trovare un equilibrio nell’instabilità in cui ci troviamo non è facile, trovare la forza non è sempre possibile, ma dobbiamo farlo perché ci hai lasciato l’impegno di rimanere sempre noi stessi accada ciò che accada.

Attendere.

 

2012-06-22T18:13:47+00:00