Non solo a primavera… A Taranto è stato inaugurato il primo store di creazioni sartoriali realizzate dai richiedenti asilo ospiti nei CAS Salam, il 21 marzo: una data significativa che è stata scelta non a caso in quanto è la giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.
Alle 18, a presenziare all’inaugurazione tanti cittadini così come il Prefetto di Taranto che ha evidenziato che il “progetto è stato reso possibile in virtù di una collaborazione fruttuosa tra l’associazionismo, l’OIM, le Istituzioni del territorio e coglie un obiettivo necessario perché l’accoglienza è un valore quando viene coniugata con l’autonomia e il lavoro, che costituiscono le condizioni per una buona integrazione e una migliore coesione sociale.” (Comunicato stampa Prefettura)
Ha partecipato all’apertura del negozio anche l’Assessore del Comune di Taranto Simona Scarpati che ha voluto ribadire con la sua presenza l’attenzione del Comune di Taranto verso progetti in città volti all’inclusione sociale.
E’ stato un momento di gioia e di intensa emozione per tutti coloro che hanno lavorato alla apertura di questo negozio: la Presidente dell’Associazione Salam in primis che ha scommesso sulla capacità e creatività di tutta l’equipe di “Abiti dal Mondo – La Maison de La Mode”; i dieci richiedenti asilo che insieme alla loro guida la sarta Patrizia Solito e alla direttrice creativa Ida Chiatante sono riusciti grazie alla loro determinazione e impegno quotidiano a realizzare un sogno, un progetto partito dal contest “Children First” promosso e organizzato da OIM.
Il progetto così pensato infatti prevedeva l’apertura di un laboratorio sartoriale con vendita e-commerce. Ma l’intenzione iniziale è stata superata dalla necessità di aprire le porte alla città di Abiti dal Mondo: far conoscere il valore dello scambio interculturale, puntando sulle relazioni umane e sociali, sulla conoscenza reciproca , per abbattere così i luoghi comuni dilaganti.
Un grande passo in avanti è stato compiuto il 21 marzo a Taranto, verso l’ inclusione e l’accoglienza.