CHIESA SANT’ANDREA DEGLI ARMENI DI TARANTO
La cornice, è quella prestigiosa delle Giornate Europee del Patrimonio, che avranno luogo in Italia ed in altri 49 Stati europei il 29 e il 30 settembre, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini europei alla ricchezza e alla diversità culturale dell’Europa, ed il mondo politico alla necessità di proteggere il patrimonio culturale, attraverso più di 1500 manifestazioni che prevedono, tra l’altro, l’apertura straordinaria di edifici storici. L’appuntamento, per Taranto, è in città vecchia, nella Piazza di Monteoliveto, già al centro di una serie di iniziative promosse al fine di riqualificare il sito ed inserirlo all’interno di percorsi per il turismo eco sostenibile. L’evento, è di quelli che possono segnare un punto di svolta nelle politiche di gestione dei tanti “tesori” del territorio, troppo spesso abbandonati e preclusi alla fruibilità. Nelle mattinate di sabato e domenica prossima infatti, grazie all’impegno dell’Associazione “Salam”, della Direzione Patrimonio del Comune di Taranto – che dallo scorso aprile hanno siglato una convenzione in seguito al bando pubblico “Piazza mia bella piazza” – e del FAI, il Fondo Ambiente Italiano (Deleg. di Taranto), che ha già raccolto migliaia di segnalazioni per candidare il sito nell’ambito della campagna “Luoghi del Cuore”, si riapriranno le porte della chiesa armena di Sant’Andrea, riedificata nel 1573 dall’abate Scipione de Aricia. I locali della chiesa, lasciati ai privati dal Demanio dello Stato all’inizio dell’Ottocento e nel tempo utilizzati di volta in volta come abitazione, spaccio di vino e infine come falegnameria, prima di essere ceduti al Comune nel 1980 dall’Arcivescovo di Taranto, Mons. G. Motolese, tornano quindi dopo oltre vent’anni visibili a cittadini e turisti. La rilevanza di questo monumento, già interessato da scavi archeologici e da lavori di consolidamento e restauro delle consistenze pittoriche, è avvalorata dal contesto nel quale è inserita, che vede sorgere a pochi metri di distanza la Chiesa settecentesca dei Gesuiti, in attesa di restauro, e la casa natale di Giovanni Paisiello, anch’essa di proprietà comunale, interessata da un progetto dell’Amministrazione che prevede il suo riutilizzo in qualità di contenitore museale. Nell’occasione sarà possibile, a partire dalle ore 9.00 e fino alle 13.00, essere guidati nella scoperta della chiesa da uno storico dell’arte, che illustrerà al contempo la storia dell’edificio, della piazza che l’accoglie, e della presenza armena in Puglia. La storia di questo Paese e di questo popolo antico infatti, che nel corso dei secoli ha saputo mantenere la propria identità, salvaguardando un patrimonio culturale millenario seriamente messo in discussione da un genocidio che li ha quasi sterminati, ci ricorda dell’importanza della nostra regione, da sempre terra nella quale le culture, le etnie e le lingue si amalgamano in un’unica civiltà, quella mediterranea.
Per l’Ass. Salam ONG,
Il responsabile valorizzazione patrimonio culturale,
Dott. Giovanni Berardi (tel. 389 7996337)