E’ in fase di conclusione il nostro ultimo cortometraggio diretto da Davide Murri realizzato con la gentile collaborazione del Pio Istituto dei Sordi di Milano. L’opera, incentrata su migranti con disabilità auditive, intende focalizzarsi sull’alternanza di immagini, emozioni, luci e ombre e meno su suoni e narrazione vocale, questo per spingere l’osservatore ad entrare nel mondo di una persona sorda e cercare di sviluppare e far vivere un’esperienza visiva fatta di emozioni, di “cose taciute” al fine di porre l’osservatore in una posizione nuova, appunto una posizione vissuta da una persona che non può esprimersi a parole rispetto a ciò che sta vivendo, ma che quell’esperienza dura, violenta e sofferta la sta vivendo anche se non riesce a “raccontarla” cosi come la maggior parte delle persone si aspetterebbe di “sentirla” raccontata. I protagonisti del corto sono stati scelti all’interno delle realtà mappate con il progetto, cercando di coinvolgere pertanto i migranti sordi a diventare loro stessi i protagonisti del corto ed esprimere liberamente tutte le loro emozioni, i loro sogni facendoli diventare i veri protagonisti del progetto non solo in termini di “racconto corale” ma anche in termini di “personaggi”. Questa tipologia di cortometraggio farà pertanto vivere all’osservatore delle emozioni forti, sia in termini di trama scritta da più persone sorde insieme che si raccontano, sia perché di fatto porrà l’osservatore di fronte a una limitazione nuova e anche a un modo di conoscere l’altro del tutto innovativo, ovvero un modo di conoscersi.
Il cortometraggio finale verrà poi diffuso tramite almeno 48 proiezioni nazionali all’interno di teatri, centri
culturali, sedi di associazioni coinvolte e vedrà il coinvolgimento delle scuole e degli eventuali centri/realtà in cui si sono verificati atti di discriminazione, o bullismo verso le persone con disabilità e migranti al fine di realizzare delle giornate di discussione analisi e superamento delle discriminazioni. Alle
proiezioni saranno presenti, a rotazione, i vari migranti sordi che hanno dato vita al cortometraggio, dando pertanto a loro e al pubblico la possibilità di discutere insieme sulle tematiche toccate nel corto. Allo stesso modo il cortometraggio sarà uno strumento di riflessione di discussione con i
bambini e i giovani rispetto ai diritti delle persone con disabilità e i diritti delle persone migranti cercando di portare i giovani verso un percorso di contrasto alle forme di discriminazione e dei fenomeni di violenza.