“La scelta di vivere in prima linea”

//“La scelta di vivere in prima linea”

  Non sempre si può spiegare  cosa spinga degli esseri umani a fare    delle scelte che comporteranno inevitabilmnete la perdita di parte  della propria esistenza o l’intera esistenza.

Ci sono scelte politiche che però vale la pena di prendere, d’ affrontare perchè quello in cui si crede ha un posto talmente altro  nella scala delle priorità dell’essere umano inteso come Mondo, che    alcuni individui sentono il dovere di farlo.

 

Esserci, essere protagonisti diretti delle atrocità che vengono perpetuate su altri esseri umani, diventa nonsolo un dovere, ma una vocazione alla quale non si può che rispondere positivamente.

Credo che la vera spinta non siamo noi come IO-corpo, ma la sete dell’IO-assoluto che non si accontenta delle mezze verità, ma che vuole lui stesso essere testimone della verità, quella con la lettera maiuscola che analizziamo sotto i nostri occhi, che viviamo sulla nostra pelle, quella per la quale siamo testimoni di fatti il più delle volte scomodi da vedere e da raccontare. Dare una spiegazione a una vocazione, da dove nasca, cosa la spinga in avanti nonostante tutte le difficoltà non è facile e forse è assurdo anche chiederlo e chiederselo.Una vocazione è una VOCAZIONE la senti dentro, che pulsa e che cresce dentro di te, alimentata da quel senso si dover cercare, dover fare…e poi andare, partire per non tornare se non quando tutto è finito, tutto è chiaro.

E’ stato l’essere testiomone diretto  di ciò che è avvenuto, che avveniva e che avviene quotidianamente in Palestina che ha ucciso Vittorio Arrigoni il 15 Aprile 2011, è statao l’ESSERCI ED ESSERE COSCIENTEMENTE SUL MONDO, testimoniare chi è la vittima e chi il carnefice!

Vittorio era un punto di riferimento per tutti noi che sosteniamo la causa Palestinese, ogni testimonianza che ci raggiungeva tramite Lui,  era per noi un tesoro dal quale ripartire a diffondere, con ogni mezzo, ciò che i nostri telegiornali non dicevano.

Dopo un anno dalla sua morte possiamo dire che pochi sono stati i cambiamenti, almeno  nell’ottica del punto d’arrivo finale a cui noi aspiriamo, certo è che l’ultima dichiarazione della Corte Penale Internazionale sull’operazione  israeliana: “Piombo fuso” non ci permette neanche di pensare che la Palestina abbia fatto delle conquiste in avanti con il riconoscimento da parte dell’UNESCO.

Nonostane ciò, noi saremo sempre sulla stessa barricata, quella dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei Popoli. Non possiamo, e non vogliamo assolutamente concedere tregua all’informazione sui crimini perpetuati a danno della popolazione palestinese, oggi più di ieri dobbiamo combattere al fianco delle vittime di un sistema che leggittima l’uccisione di civili inermi, un sistema che permette il trasferiemtno coatto di civili, un sistema che avvalla l’esistenza di cittadini di serie A e di serie Z, neanche B!

Ciao Vittorio!

http://guerrillaradio.iobloggo.com/

2012-04-14T14:12:26+00:00