Nessun “Interesse forte” dietro l’accoglienza. Ma impegno e dedizione al servizio dei migranti. La risposta di Salam

//Nessun “Interesse forte” dietro l’accoglienza. Ma impegno e dedizione al servizio dei migranti. La risposta di Salam

RICHIESTA DI CORREZIONE E CHIARIMENTI RISPETTO ALL’ARTICOLO DEL 30 AGOSTO PUBBLICATO SULLA “GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”

Come presidente dell’Associazione Salam, sono rimasta sconcerta dall’articolo che avete pubblicato in data 30 Agosto, soprattutto perché a differenza  degli articoli pubblicati dalla vostra testata in passato, è mancato nell’articolo di ieri un minimo di informazione di base. Primo tra tutti vi informo che in data 31 luglio si è chiuso il bando pubblico della Prefettura di Taranto finalizzato alla ricerca di 1300 posti d’accoglienza destinanti a migranti. A tale bando pubblico hanno partecipato tutte le associazioni che in questo periodo sono state convenzionate con la Prefettura per la gestione dei centri d’accoglienza già esistenti sulla provincia di Taranto con l’aggiunta di altre realtà associative della provincia e fuori provincia (le associazioni di Taranto e provincia sono Abfo, Circolo Arci Svegliarci, Babele, Arci comitato Territoriale, Associazione Magna Grecia Formazione, Coop Sociale Escargo, Ass. Noi e Voi Onlus). All’apertura delle buste è stata stilata la graduatoria pubblica, visibile sul sito della Prefettura di Taranto, in cui si evincono chiaramente i posti messi a disposizione e le diarie giornaliere comprensive di pocket money che ogni associazione ha proposto. Dalla graduatoria a scorrimento (che significa che tutti i centri potrebbero essere aperti), che vi invito pertanto a guardare di modo da essere informati su chi e su dove ci saranno i prossimi centri, si evince che la prima classificata è Salam in quanto ha offerto i servizi richiesti dal “Capitolato speciale d’appalto”, al prezzo più basso, ovvero 30 euro comprensivi di: 2,5 euro di pocket money, 15 euro di ricarica telefonica, kit sanitario, kit vestiario, vitto e alloggio e pagamento stipendi ( vi invito quindi a farvi “due conti” alla mano per capire se vi è la possibilità di interessi differenti da quelli di accogliere e dare servizi). Ecco se già aveste saputo o pubblicato questo, avreste non solo reso un servizio d’informazione corretto, ma avreste capito il perché si è aperta una struttura nuova a Paolo VI. Inoltre, nel “Capitolato speciale d’appalto”, parte integrante del bando pubblico, non si parla mai di volontari ma di “personale”  regolarmente assunto con contratto che rispecchi il CCNL. Dopo la pubblicazione della graduatoria, Salam ha proceduto ad assumere le 12 persone che il bando richiede e lo ha fatto sulla base di una valutazione di titoli e  colloqui di lavoro  individuali con ogni persona. Ora vorrei capire se il problema che ha destato clamore è che 12 disoccupati della provincia di Taranto hanno iniziato a lavorare (perché effettivamente in una città come Taranto risulta un pò strano essere assunti) o se invece il problema è che questi giovani fossero dei volontari. Vorrei, a tal proposito  sottolineare che il volontariato non si può e non si deve sostituire allo Stato, pertanto da un momento d’emergenza, come sono stati questi primi mesi, in cui si sono approntate strutture d’emergenza gestite dal Comune di Taranto come l’ex Mercato Ortofrutticolo Tamburi , Palaricciardi e  Baby Club, stiamo passando ad un secondo momento ovvero quella della pianificazione dell’accoglienza: ecco perché un bando ed ecco perché le assunzioni! Inoltre specifico che ogni lavoratore svolge 4 ore a Paolo VI, quindi ha tutto il tempo di dedicarsi anche al “Babyclub” e che gli orari e i turni sono fruibili al Comando dei Vigili Urbani. Ora stando a quello che dice il Ministero Alfano,  la svolta dell’operazione “Mare Nostrum” si dovrebbe avere dal 3 ottobre:i i contratti si fermano a Settembre in quanto aspettiamo direttive dal Ministero prima di procedere a dei contratti di periodi più lunghi. Infine, per quanto concerne il baby club, vi informo che da luglio è stata siglata una convenzione con il Comune di Taranto in cui Protezione Civile, “Noi e voi” e Salam hanno preso degli accordi su chi fa cosa nelle strutture. Ovviamente immagino che non abbiate avuto la possibilità neanche di prendere visione neppure della convenzione citata, prima di scrivere l’articolo, e che quindi non sappiate che la struttura è gestita dal Comune e che le associazioni prestano solo delle ore di volontariato ognuno nelle loro competenze specifiche. Inoltre nell’art.5 si evince chiaramente che non vi è nulla a pretendere da parte delle associazioni verso il Comune o verso la Prefettura. Infine per quanto concerne le presenze, le stesse sono registrate dal comando dei vigili per quanto concerne il Baby club, e che quindi non vi è nessun interesse da parte nostra, se non  quello che tutti i minori vengano collocati in centri appositi e quello di segnalare gli allontanamenti alla Questura. Concludo informandovi che l’Associazione Salam è stata fondata nel 2010, ha diverse sedi in Italia e all’estero, con sede legale a  Taranto; ha inoltre la gestione di un progetto del Ministero dell’Interno denominato SPRAR (Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) a Martina Franca, destinato all’accoglienza di adulti e famiglie, tra l’altro il più grande della provincia, riprova del fatto che nessuno si è improvvisato a fare questo lavoro, che ci siamo occupati sempre di profughi, soprattutto nelle rotte del deserto del Sahara dove abbiamo due delle nostre sedi estere. Sperando di avervi informato al meglio sul nostro lavoro, per rendere il miglior servizio d’informazione che si si addice alla vostra testata, porgo i miei distinti saluti.

 

Dott.ssa Simona Fernandez,

Presidente Associazione Salam,

 

2014-09-01T10:22:58+00:00