POPOLO SAHARAWI : diritti umani ancora negati

//POPOLO SAHARAWI : diritti umani ancora negati

Nella sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo del 5 Luglio 2018, in cui il Parlamento ha votato la sua relazione annuale sulla prossima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, elaborata da Eugen Freund dell’S&D nella quale si sottolinea come priorità del Parlamento Europeo lo sviluppo, i diritti umani e le riforme delle Nazioni Unite, è stato incluso nello specifico anche un paragrafo relativo alla questione del Sahara Occidentale.

Tuttavia le pressioni dell’Ambasciata marocchina sono riuscite a far respingere con votazione plenaria due su tre frasi di suddetto paragrafo , in particolare la frase relativa alla sentenza  del 2018 della Corte di Giustizia che dichiara  che “il territorio del Sahara Occidentale non fa parte del territorio del regno del Marocco”, e la frase che chiedeva che alla missione “MINURSO fosse conferito il mandato in materia di diritti umani, in linea con tutte le missioni di mantenimento della pace dell’ONU”, e sorprendentemente l’onorevole Panzeri – Presidente della Commissione per i diritti umani(DROI)- si è astenuto dal voto relativo alla stessa, in netto contrasto con i deputati del suo stesso gruppo politico.

In effetti proprio i deputati della commissione DROI e in particolare il suo presidente avrebbe dovuto sostenere  e non respingere il riconoscimento alla MINURSO del mandato in materia di diritti umani.

Proprio a motivo di ciò Mahjoub Hussein Emhammad Maliha a nome della società civile Saharawi ha scritto una lettera aperta al Presidente Panzeri per chiedergli le ragioni del suo gesto, domandando le motivazione alla base della sua astensione dal chiedere il mandato dei diritti umani alla MINURSO, supponendo che, in qualità di Presidente DROI non possa che non ritenere i diritti umani universali e dunque estendibili per principio anche ai popoli del Sahara occidentale.

Tale posizione di astensione dal Presidente Panzeri presupporrebbe al contrario la possibilità dell’ONU di ignorare e violare la sua stessa Carta in relazione ad alcuni specifici popoli, questo è il caso del popolo Saharawi.

E’ noto inoltre che in sede di Commissione DROI non siano mai stati invitati i rappresentanti della società civile saharawi a differenza dei funzionari della società civile marocchina invitati a più riprese. Per tanto nella lettera ci si interrogava sulla opportunità necessaria di invitare finalmente in sede di Commissione DROI anche i difensori dei diritti umani saharawi.

Purtroppo è oramai evidente che Commissione DROI e Parlamento Europeo abbiano fatto affidamento su fonti di informazione unilaterali e partigiane del Marocco circa la situazione dei diritti umani del Sahara Occidentale, infatti le ONG come la Human Rights Watch e Amnesty International sono bandite dal territorio, così come i meccanismi previsti per assicurare il rispetto dei diritti umani.

La società civile Saharawi nella persona di Mahjoub Hussein Emhammad Maliha si è detta pertanto disponibile a prendere parte ai lavori della Commissione insieme alla società civile marocchina per parlare in maniera costruttiva dei diritti umani nel Sahara occidentale e giungere dunque ad una risoluzione definitiva di questa onerosa questione che si trascina oramai da molti anni.

2018-07-13T19:57:50+00:00